Negli ultimi anni, grazie alla sempre più crescente avanzata tecnologica delle piattaforme di self-publishing, il fenomeno dell’auto-edizione ha avuto un forte incremento. Sempre più autori decidono di diventare imprenditori di loro stessi, rinunciando alla strada dell’editoria tradizionale, con eccellenti riscontri di pubblico, visibilità e guadagni nel self-publishing.
L’ultimo punto, ovvero il ritorno economico, è la chiave che fa comprendere il motivo di questa tendenza crescente. La differenza, infatti, tra quanto paga l’editore e quanto il self-publishing non passa certo inosservata.
In questo articolo farò una panoramica sulla differenza di royalties che un autore può guadagnare, lanciando lo stesso libro con una casa editrice strutturata, con una casa editrice di basso profilo e con il self-publishing di Amazon KDP. Utilizzo Amazon KDP, come riferimento, in quanto è la piattaforma attualmente meglio posizionata sul mercato del self italiano, per cui consente, in genere, migliori visibilità, strumenti di marketing e guadagni rispetto alle altre.
Con “autore” intendo una persona con poche o nulle pubblicazioni alle spalle.
Con “impresa editoriale” intendo una casa editrice che abbia forma societaria e volumi di fatturato che consentano di chiamarla almeno piccola impresa.
Al pubblicare con un’impresa editoriale, di norma l’autore firma un contratto di edizione. Il contratto di edizione stabilisce che l’autore cede i diritti del suo libro all’editore, per lo sfruttamento economico dello stesso per un tot di anni, in cambio di soldi. Questi soldi vengono corrisposti dall’editore all’autore sotto forma di royalties. Le royalties possono essere elargite rispetto al volume di vendita effettivo, per cui l’autore guadagnerà una percentuale sul prezzo di copertina. In caso di imprese editoriali, le royalties possono anche essere costituite da un anticipo, rispetto alla vendita.
In numeri:
Con “autore” intendo una persona con poche o nulle pubblicazioni alle spalle.
Con “editore di basso profilo” intendo la moltitudine di micro case editrici che pullulano nel panorama editoriale. Alcune di queste si distinguono per le eccellenze dei loro prodotti, altre si distinguono per la scarsissima qualità dei libri che immettono nel mercato.
Come per le imprese editoriali, anche con un editore di basso profilo l’autore è chiamato a firmare un contratto di edizione, che funziona esattamente nella stessa maniera.
Al contrario, però, dell’impresa editoriale, è molto, molto raro che l’editore di basso profilo corrisponda anticipi. Questo perché spesso non ci sono i finanziamenti per sostenere il pagamento dell’anticipo. Nel peggiore dei casi, non c’è neanche la volontà da parte di questi editori di generare un buon volume di vendita sul singolo libro, preferendo le poche vendite agli amici e parenti degli autori, su un volume gigantesco di pubblicazioni di titoli differenti.
In numeri:
Con “autore” intendo una persona che diventa imprenditore ed editore di se stesso. In quanto tale, quindi, si affida a professionisti qualificati – come editor, correttori di bozze, designer e marketer – per immettere un buon libro sul mercato, ottimo dal punto di vista della cura del testo, della grafica e della comunicazione.
Non è contemplato, in questa stima, l’autore fai-da-te.
Al pubblicare con Amazon KDP viene richiesta l’accettazione dei termini e condizioni di servizio. Non c’è contratto di edizione, in quanto i diritti restano di esclusiva titolarità dell’autore. Amazon KDP si fa garante della produzione fisica e materica e della distribuzione del libro, guadagnando a partire da una quota fissa sul prezzo di copertina e poi in percentuale. Il prezzo di copertina finale viene scelto dall’autore, rispetto un range dato, e, in base alla scelta, il suo guadagno personale (espresso sempre come royalties) aumenta.
In numeri:
Sul piano generale, i guadagni ottenuti da una pubblicazione con editore e con il self-publishing sono in rapporto minimo 1:4 per il cartaceo e in media 1:2 per l’eBook.