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Questa non è una fiaba

Beatrice Spada • ott 11, 2023
Questa non è una fiaba di Beatrice Spada

Questa non è una fiaba,

di Beatrice Spada

Il 1 ottobre 2023 è uscito il mio primo libro "Questa non è una fiaba", disponibile su Amazon nei formati eBook e cartaceo (brossura e cartonata). È un romanzo gotico di formazione, una storia di sopravvivenza e coraggio avvolta nel mistero di un antico castello nella selvaggia Scozia del XIX secolo.

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Qualcosa in più sulla pubblicazione

"Questa non è una fiaba" è una pubblicazione indipendente per mia scelta.

Nonostante alcune persone continuino a pensare al self-publishing come a una sorta di alternativa naturale di pubblicazione, dopo il rifiuto da parte di qualsiasi casa editrice sulla faccia della terra, non è così. Il self-publishing è un percorso editoriale alternativo all'editoria tradizionale e va scelto con consapevolezza, perché non è facile, anzi, spesso è più complicato del pubblicare con una casa editrice.

Perché ho scelto il self-publishing

La scelta del self-publising per il mio libro è dovuta principalmente a due fattori: libertà di scelta e controllo di tutte le fasi di pubblicazione.

Purtroppo, per come funziona il mercato editoriale italiano, l'affidarsi a una casa editrice diventa un tiro alla moneta. Essere pubblicato da un grande gruppo potrebbe voler dire – per la maggior parte dei casi, se sei poco conosciuto e hai poco potere contrattuale – che il tuo romanzo venga usato come libro di catalogo. Questi libri vengono prodotti dalle case editrici maggiori per avere un nuovo titolo in catalogo da utilizzare come merce di scambio nelle librerie, per evitare di dover rimborsare dell'invenduto. Purtroppo, ci sono state negli anni tante testimonianze di autori che ho conosciuto, che sono finiti in questo giro, pur anche se sponsorizzati da agenzie letterarie di rappresentanza.

D'altra parte, essere pubblicato da una micro casa editrice vuol dire, spesso, sobbarcarsi di tutto l'onere della promozione del libro, ma senza la libertà di poterlo fare come vorresti, perché comunque devi sempre rendere conto all'editore, che potrebbe non essere d'accordo con le tue idee, oppure potrebbe non avere budget per investirci.


N.B. Tutto ciò che affermo e le mie considerazioni derivano da esperienze dirette (esperimenti di pubblicazione miei, in passato, sotto pseudonimo) e indirette (riferite da altri scrittori, a me, o anche pubblicamente su siti di informazione editoriale).

Il mio progetto di pubblicazione

Il mio progetto di pubblicazione, per "Questa non è una fiaba", ha previsto tutti i passaggi che, di norma, avrebbe compiuto anche un editore.

Innanzitutto l'ho fatto valutare da alcune agenzie letterarie, che di norma si occupano di rappresentanza, per testare l'interesse del mercato. Le risposte sono state positive: il romanzo aveva le potenzialità per essere introdotto nel mercato editoriale (previa sistemazione di alcuni difetti) e poteva essere interessante e piacevole per i lettori. Dunque sono andata avanti.


L'editing del romanzo è stato svolto – in 2 anni e mezzo circa – da Ambra Rondinelli, Editor Romanzi. Le componenti redazionali del libro, invece, come la quarta di copertina e la scheda di presentazione, sono state realizzate dall'editor e scrittore Alan Thomas Bassi, Rifiuti Letterari.

Le componenti grafiche le ho progettate ed elaborate io in prima persona, così come tutta la campagna di marketing per promuovere il libro (è il mio mestiere). Soprattutto per quest'ultima, ho voluto avere pieno campo libero, anche di investimento. Non che un autore non possa investire di tasca propria nel marketing, quando pubblicato da una casa editrice, ma vista la differenza in royalties tra una casa editrice e il self-publishing, ritengo che con un editore non abbia senso alcun tipo di investimento: non ci sarebbe un ritorno.

Di che cosa parla il libro?

"Questa non è una fiaba" è un romanzo gotico di formazione, che pone il proprio focus su più tematiche portanti: chi decide davvero chi e cosa è una donna? Fiabe e leggende ci raccontano da sempre chi è il mostro e chi l’eroe: e se ci avessero mentito? Il potere della famiglia. Il coraggio di lottare per conquistare la libertà di scegliere il proprio destino.



Dalla trama:

Ci hanno raccontato che il principe sconfigge sempre il drago, che gli spiriti vendicativi sono malvagi e che il bacio del vero amore è il coronamento dell’unico sogno possibile per la principessa, il suggello del vissero per sempre felici e contenti.
Ma questa non è una fiaba. Non ci sono tazze parlanti né animali magici. Nelle stanze diroccate del Castello gli arcolai sono pezzi di ferro arrugginito, e se mai un guerriero dovesse tentare di salvare la principessa, dovrebbe fare i conti con selvaggi capelli rossi capaci di uccidere.

Scozia, XIX secolo. Le sorelle Kenna e Fenella Murray, rimaste orfane, vengono allevate da una coppia misteriosa nel rudere di un antico castello avvolto dalla nebbia nella brughiera. Fenella è romantica e sognatrice, Kenna impavida e combattente: entrambe crescono con le storie contenute nei libri, ma quando dovranno scontrarsi con il mondo reale, saranno costrette a lottare per conquistarsi il diritto di decidere chi vogliono essere davvero e la libertà di scegliere il proprio destino.

Perché "Questa non è una fiaba"?

Quando ero piccola, tutte le sere mamma mi chiedeva di scegliere un libro e portarglielo, così me l’avrebbe letto prima di dormire. All’epoca la mia libreria era un blocco di plastica alto un metro, pieno di libriccini degli anni ’60 rilegati in cartonato. Erano tutti libri di fiabe, sia classiche che non.
Molti anni dopo, durante l’università, mi sono trovata a studiare proprio la costruzione narrativa delle fiabe, come base portante delle tecniche di narrazione attuali, applicabili non solo alla scrittura di libri, ma anche al branding e al marketing. In particolare, mi sono rimaste impresse le fiabe scozzesi, grazie alle quali ho conosciuto l’Each-Uisge, i brownie e le selkie. Peccato che le loro trascrizioni siano oggettivamente tragiche, bruttissime da leggere.
Nel romanzo, ho voluto unire gli stilemi delle fiabe europee dei fratelli Grimm con l’atmosfera e il folklore di quelle scozzesi, in una storia di coraggio e amore che… non è una fiaba.

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